mercoledì 6 ottobre 2010

B2Win società Ecare L'Aquila Informazioni Utili

Di seguito alcune informazioni utili per le persone che vorrebbero entrare in B2Win Società posseduta da ECare mi riferisco in special modo ai giovani Aquilani e agli studenti che studiano a L'Aquila ed hanno bisogno di soldi e di lavorare.

NON E' TUTTO ORO QUELLO CHE LUCCICA SPECIALMENTE SE NELLE VICINANZE DELL'ORO C'E' UN ODORE STRANO NELL'ARIA.

Tutte le cose elencate nell'articolo qua sotto sono a Roma sono diritti minimi di un lavoratore e specialmente una S.p.A. come B2Win dovrebbe fornire soprattutto ad una città terremotata come L'Aquila che dice di voler aiutare e quindi investire su di essa.

Ragazzi a volte è meglio scegliere aziende non per il solo fatto che si è disperati o si è in una brutta situazione, l'azienda va valutata anche su basi quali:
  • Formazione e investimento sul  personale.
  • Norme che tutelano il lavoratore.
  • Qualità della vita del lavoratore all'interno dell'azienda.
  • Bonus Aziendali.
  • Rispetto degli accordi sindacali previsti.
Poi la scelta sta a voi naturalmente...

Articolo di UIL Roma

lunedì 27 settembre 2010

Liberi di essere schiavi


Lavoro tutto il giorno
la mia vita è come un porno,
ogni santo giorno mi prostituisco
mentre i miei capi evadono il fisco.
La domenica prego in chiesa
perchè ormai la coscienza pesa,
sto cercando di liberarmi
ma il mio Dio è li a fermarmi.
Sento che sto diventando matto
a forza di questo continuo patto,
Occhi chiusi in galleria
cercando di azzecare la via.

Dicono che il mondo sia una sfera
allora cammina dritto e spera
la partenza coincide con l'arrivo
e per questo che se posso schivo
fuggire ormai è solo assenza
nessuno sentirà la mia mancanza.
faccio quello che mi dice la televisione
lo faccio senza sentirmi un coglione.
ogni fottuto giorno qualcuno muore
mentre lo dico finisce un amore.
Non guardo fuori dalla finestra
ogni giorno a pasto la stessa minestra,
non vedo non sento non parlo
è la mia coscienza che mi dice di farlo.

500 euro per una stanza
è ciò che pago per la mia falsa speranza,
aspetto un altro contratto a progetto
al posto mio va avanti un altro soggetto.
So che il mio paese prima o poi affonda,
spero solo di poterne cavalcare l'onda.
Ripeto ogni volta in coro,
non sono schiavo del mio lavoro.

venerdì 24 settembre 2010

Il Conte Invano signore di Semetru

C'era una volta un piccolo contado sperduto tra le bellissime montagne della Romania nella odierna regione della transilvania il suo nome era Semetru.


In quel contado tutti vivevano felici e pensavano che il governo romeno del tempo avesse fatto un buon lavoro perchè dopo la pesante alluvione del 332 DC aveva ricostruito le abitazioni per i colpiti dalla calamità.


Certo non per tutti vi erano case... sappiamo tutti che  in così poco tempo non si poteva sperare in qualcosa di migliore e poi la maggior parte della popolazione silente era soddisfatta del lavoro fatto fin ora e vi erano solo pochi ingrati traditori che protestavano per puro diletto.


In questa regione vi era un Conte il Conte Invano signore e re indiscusso del paese di Semetru che governava ormai da anni senza l'ombra di un problema, problemi che poi arrivarono subito dopo la pesante alluvione, le ombre sul suo operato dopo la pesante alluvione erano molte, si parlava di favori in cambio di favori e di piaceri in cambio di altrettanti piaceri.


Così fu per almeno 2 anni, l'alluvione aveva soffocato e soggiogato la protesta perchè non vi era più la forza e la voglia di un tempo e intanto i poveri diventavano sempre più poveri ed i ricchi diventavano irraggiungibili.


Il Conte Invano persona schiva ma a cui piaceva molto il potere faceva di tutto per far passare sotto silenzio le sue malefatte facendo false promesse e accontentando la popolazione con qualche pagnotta di pane ogni tanto visto che di grano ne circolava tanto ed era tutto nelle sue mani.


La popolazione ingrata e traditrice stufa di tutto questo un giorno decise di organizzarsi per creare qualcosa che li rappresentasse e potesse almeno salvare quelle anime ancora pulite nel contado di Semetru.


Da quel giorno si susseguirono proposte ed idee e cercarono di informare la popolazione silente dei problemi del paese di Semetru di ciò che li circondava e di cosa si poteva fare per migliorarlo.


Ma il Conte allertato dai suoi servi di questa notizia andò su tutte le furie credendo di essere scalzato dal proprio trono da questi ingrati traditori e li fece prendere e chiamare a corte intimendondoli e e scoraggiandoli dicendo che tutto è vano se non lo fa il Conte Invano.


Il Conte Invano tuonò dall'alto del suo trono che il popolo doveva rimanere prono. 


(Le notizie successive del contado di Semetru si sono perse in una alluvione successiva che sembra non risparmiò nessuno dei silenti ma risparmiò metà foglio dove questo che leggete oggi fu scritto.)




mercoledì 4 agosto 2010

Teatro Nobel per la Pace? No! Teatro Nobel per l'abuso edilizio.


Scambio di opinioni con il Teatro Nobel per la Pace ribattezzato Teatro Nobel per L'Abuso Edilizio.
Il Teatro Nobel per l'Abuso Edilizio



Tiziana Irti (Teatro Nobel per la Pace):
Ieri sera, dopo la pubblicazione di questo evento, abbiamo avuto un attacco da parte di Pachino che ci ha scritto:
"Il teatro Nobel per la pace di San Demetrio non è altro che l'ennesimo abuso edilizio perpetrato sulla pelle dei Sandemetrani.
E' stato costruito dentro il campo sportivo, impedendo di fatto la fruizione degli unici due punti di ritrovo dei giovani Sandemetrani ossia il campo sportivo e la pista di pattinaggio.
Ci è stata presentata come un opera per i Sandemetrani invece non è altro che il solito favore da parte della politica locale ai suoi tirapiedi in quanto è privato e non del comune di San Demetrio.
E' uno scandalo che sia ancora lì dopo 1 anno e mezzo e intanto i giovani Sandemetrani non fanno altro che alcolizzarsi al bar perchè non hanno punti di svago e di ritrovo.
Siete voi i colpevoli di questo degrado sappiatelo!"

Desideriamo spiegare perchè lo riteniamo del tutto immotivato e quindi gratuitamente offensivo.
1. IL TEATRO NON SOTTRAE UNO SPAZIO SOCIALE MA LO AGGIUNGE.
Il Teatro Nobelperlapace aggiunge vivibilità sociale ad un luogo fatiscente che ci è stato indicato come luogo più idoneo per un'attività culturale anche alla luce del fatto che c'è già un progetto per fare un nuovo campo sportivo.
2. LA NOSTRA GESTIONE E' PRIVATA COME LO SONO TUTTE LE ASSOCIAZIONI ED E' RIVOLTA AL PUBBLICO.
Noi privatamente ci siamo rimboccati le maniche il 6 aprile 2009, come tanti, e da allora lavoriamo mediamente 12 ore al giorno senza scopo di lucro, convogliando energie culturali, economiche e lavorative sul nostro territorio. Non siamo e non ci sentiamo "tirapiedi della politica locale" e, in un'epoca in cui la cultura è totalmente sottomessa al potere, in 12 mesi abbiamo aperto un teatro ed una biblioteca senza l'impiego di 1 solo euro di denaro pubblico.
3. PRENDERSELA CON UN TEATRO E' GROTTESCO
Perchè un Teatro non è un'impresa che lucra sulla ricostruzione; prendersela con un teatro, nella particolare e drammatica situazione che viviamo, è anche indice di un'incapacità cognitiva. Forse è colpevole del degrado culturale anche chi non sa puntare il dito verso i nemici veri e non è in grado di proporre e lavorare per ottenere risultati concreti.
Per concludere, comunichiamo che il lavoro che la nostra Associazione ha svolto in questi 16 mesi è alla luce del sole e visibile sul nostro sito www.artiespettacolo.org e che nessuno dei componenti di Arti e Spettacolo possiede tessere di partito, e non perchè siamo qualunquisti.
Grazie per l'attenzione e speriamo di vedervi al nostro concerto

Mia Risposta:
Tiziana Irti (Teatro Nobel per la pace) Mi trovo costretto a smentirla a questo punto.
Siamo tutti d'accordo che un Teatro possa avere funzione e scopo di posto sociale, ma nel vostro caso purtroppo non aggiunge ma sottrae.
La matematica non è un opinione anche a teatro, mi spiego:
Prima del 6 aprile 2009 in quello spazio vi erano praticate ben due attività sportive si praticava il calcio (Vestina Calcio) e si andava a pattinare alla pista di pattinaggio che veniva usufruita da più associazioni di pattinaggio (oltre che dalla popolazione) che lì venivano ad allenarsi, tanto è vero che pochi giorni prima del terremoto erano state messe le barriere a lato della pista per metterla in sicurezza e poterne fare un uso più sicuro.
Per quanto riguarda il campo da calcio era stato da poco dotato di impianti di irrigazione ed era in progetto di farlo diventare a manto erboso (da sempre un sogno dei sandemetrani).
Ora perchè la matematica non è un opinione???
Perchè a fronte di DUE attività sportivo/culturali adesso è stata sostituite da una sola e di dubbia validità culturale me lo faccia dire a questo punto con la scusa dell'associazione benefica (benefica per chi?Avete lavorato 12 ore al giorno per chi? Per i Sandemetrani?).
Se la vostra associazione culturale fosse veramente a favore della cultura vi rendereste conto che il Teatro posto in quella spazio è controproducente perchè viene visto dalla popolazione ed è come un vero e proprio ABUSO EDILIZIO.
Negli altri paesi del cratere nessuno si è permesso di costruire opere private permanente dentro un suolo pubblico come in un complesso sportivo.
Da chi vi è stato indicato come luogo ideale e degradato?
- Dal sindaco di San Demetrio?
- Da Walter Veltroni?
- Da Stefania Pezzopane?
Tutti esponenti politici presenti alla innaugurazione,quindi qua come vede non si fa qualunquismo, ci sono i fatti e sono documentati basta farsi una ricerca su Google.
Le promesse a riguardo di "un nuovo campo sportivo" sono come al solito tutta FUFFA per sedare gli animi dei Sandemetrani e delle persone indignate per questo ABUSO.
Figuriamoci se molti dei miei compaesani che ancora non hanno tutti una casa perchè la ricostruzione va a rilento sapesseroche si debbano spendere altri soldi per cementificare e violentare ancora di più un paese volto ad attrazione turistico/naturalista per fare un opera NUOVA quando si potrebbe recuperare con poco delle opere già fatte e da sempre utilizzate?
Lei come la prenderebbe? Non s'infurierebbe?
Perchè essendo una associazione privata non vi comprate un pezzo di terra (o se non avete i soldi un andate su un luogo più idoneo su spazio comunale) dove spostare il teatro in modo che non UCCIDA la gioventù Sandemetrana che vuole RINASCERE?
Voi non siete nemici ma siete "falsi amici" per i motivi di cui sopra,poi,per quanto riguarda la mia attività cognitiva funziona benissimo e forse sarebbe il caso di controllare la vostra oltre che farvi un esamino di coscienza (se ne avete una).

Vi propongo a questo punto di fare un incontro a tu per tu con la cittadinanza sandemetrana e vedere se realmente sono io che mi sto sbagliando a pensare così, visto che i sandemetrani devono subire questo ABUSO sulla loro pelle,quindi che ci sia un incontro in pubblica piazza per discutere di questa spiacevole situazione, magari anche con chi ve lo ha indicato come posto idoneo.
Cordiali saluti,
PAKINO.

To be continued...stay tuned!

giovedì 22 luglio 2010

Lago Sinizzo - Chiuso per Sisma.

Lago Sinizzo chiuso per sisma.
Ad una distanza di 15 mesi dal sisma del 6 aprile 2009 questa è la situazione in cui versa il tanto amato lago sinizzo la cosiddetta spiaggia degli Aquilani.
A San Demetrio nè Vestini il lago sinizzo è sempre stato un motivo di vanto per i san demetrani stessi perchè in effetti chiunque non l'avesse mai visto una volta trovatosi lì non poteva che perdersi nei colori smeraldo che il lago ha da offrire una vera oasi nel deserto della assolata estate Aquilana, un posto di refrigerio e pace dei sensi in cui potersi ricaricare senza doversi spostare centinaia di chilometri verso la costa e senza dover pagare fior di quatrini per vivere un momento di puro relax.

Il lago ora è chiuso (in realtà lo è sempre stato dal 6 aprile 2009) ma ultimamente c'era un continuo viavai di viandanti che venivano a rilassarvici anche se continua stare in condizione di totale non curanza. (Erbacce, Secchi pieni di immondizia, falò dovecacchioglipare, insomma abbandonato a se stesso e molto più selvaggio del solito ma non meno affascinante).

Questa è la via che va su al lago e questo lo sbarramento che ho trovato:
Sbarramento strada Lago Sinizzo
E questo il cartello di Ordinanza di chiusura esposto dal comune di San Demetrio nè Vestini (cliccate per una maggiore risoluzione):

Ordinanza Comunale di chiusura Lago Sinizzo
La chiusura dice chiaramente che non è possibile andare al lago sinizzo perchè si sono create crepe enormi (che posso confermare) e situazioni di pericolo per motivi di crollo della montagna sovrastante la via che raggiunge il lago (posso confermare anche questo).

Il problema però che mi faccio è che qua chiudono per sicurezza e fin quì possiamo essere tutti d'accordo, ma un pò di domande mi sorgono spontanee da Sandemetrano e quindi da persona innamorata del nostro laghetto:

  • Non è che la Ordinanza comunale di chiusura del Lago Sinizzo serva solo per nascondere agli occhi della gente lo stato di immobilità assoluta della ricostruzione e riparazione dei danni che c'è a San Demetrio e nel circondario?

  • Il lago è stato chiuso per essere riparato o per il solo motivo per cui la gente non possa chiedere eventuali danni al comune di San Demetrio di cui dovrebbe garantirne la sicurezza?

  • Quando inizieranno i lavori di messa in sicurezza del Lago Sinizzo? E soprattutto quando finiranno?

  • Quanti sono i soldi stanziati per il suo recupero?Ci sono?
Ok finite le domande vi posto un pò di scritte che ho trovato sopra quella cancellata. (Si narra di spiriti ribelli che quando non c'è nessuno fanno fuori i cartelli di ordinanza e mettono i propri di protesta).

"La terra non è di nessuno - morte ai padroni"
E ancora...
Questo Paese..?!?!?!? (lascio alla vostra fantasia)
E poi...
Lago Libero! viva il che! Morte ai Padroni!(e vari simboli)

Che sia già nata la mitica creatura del "Cinghiale Sbronzo"?







mercoledì 21 luglio 2010

San Demetrio e Il principe Estiquatsi.

C'era una volta un giovane Sandemetrano...


Una mattina si alzò perchè non avendo più un lavoro grazie alla crisi economica voleva staccare un pò dalla delusione che aveva provato entrando nel famigerato "mondo del lavoro" di cui fin da piccolo gli era stato insegnato che un giorno come tutti avrebbe dovuto farne parte e quindi realizzare i propri sogni magari aspirare ad avere una casa, una famiglia felice, una bella moglie fedele ed un bel bambino a cui tramandare quello che gli era stato insegnato a sua volta.


Insomma si sarebbe dovuto trasformare in una specie di principe azzurro il cavallo bianco gliel'avrebbe dovuto fornire questo stato non importa se a rate o regalato, l'importante è che gli facesse fare una bella figura.


Oggi quel giovane avendogli rubato i sogni, pensa essendo una persona positiva: estiquatsi!
Se non posso essere il principe azzurro perchè non posso trasformarmi nel principe Estiquatsi ed andarmi un pò a divertire "alla faccia de chi ce vò male"?
Allora sceglie un pò di destinazioni in cui da piccolo si sentiva libero e felice e decide di ripercorrerle e... pensa che ti ripensa...


Principe Estiquatsi:
Dove vado a fregarmene?
- Lago!
Grillo Parlante Sandemetrano:
- Uhm no l'ha appena chiuso la PC per motivi di sicurezza!.
Principe Estiquatsi:
- Partitella Campo Sportivo! 
Grillo Parlante Sandemetrano:
- Uhm no è stato occupato abusivamente da Clooney!
Principe Estiquatsi:- Pattinata pista pattinaggio!
Grillo Parlante Sandemetrano:
- Uhm no George s'è fregato pure quello visto che c'era!
Principe Estiquatsi:- Grotte di Stiffe!
Grillo Parlante Sandemetrano:
- Umh no l'hanno chiuse per motivi di sicurezza, rischia che crolla la montagna.



Principe Estiquatsi:- Cascatella di Stiffe a prende un pò di fresco!
Grillo Parlante Sandemetrano:
- Umh no... vedi sopra!

Principe Estiquatsi:


- Vabbè na corsetta in Calecara!

Grillo Parlante Sandemetrano:
- Umh no la strada si sta richiudendo.
Principe Estiquatsi:
- Ok...allora vado al monumento con la bici!
Grillo Parlante Sandemetrano:
- Umh no la curva della madonna è ancora chiusa dovresti passa da Sant'eusanio quasi oppure sfracellarti per le scalette antisismiche della piazza.


Principe Estiquatsi:


- Ok che palle...ho capito allora vado con la macchina al Bar a famme na tazza!
Grillo Parlante Sandemetrano:
- Eh si quello si può fare. E senti un pò na cosa mentre che ci stai reportami na Tazza pure a me!

E fu così che il Principe Estiquatsi e il Grillo Parlante Sandemetrano si fusero in una nuova mitica creatura il Cinghiale Sbronzo.

Il Cinghiale Sbronzo saturo di birra dopo anni di silenzio disse la sua prima ed ultima parola prima di spirare.

Cinghiale Sbronzo:
- BUUUUUUUURPPP!

E da quel giorno a San Demetrio vissero tutti felici,scontenti e biondi. Non creandosi più false aspettative per la vita.





venerdì 25 giugno 2010

L'odore della polvere

Ti aggiri tra quei vicoli dove il silenzio è assordante
Se ti concentri bene riesci ancora a sentire le voci della gente,
Gente che ci abitava che viveva quei vicoli tutti i giorni.
Le loro urla i loro sorrisi,le loro gioie i loro dolori.
Non so perchè ma in tutti posti in cui il sisma ha colpito pesantemente
c'è sempre lo stesso odore,odore di case antiche fatte di sabbia e pietre.
Adesso quella sabbia è tornata ad essere polvere che ti riempie le narici.
E Senti seduto su una vecchia scala di pietra ormai coperta da erbacce che quella non è solo polvere.
E' il passato che riaffiora il passato che ti ricorda che tu hai avuto modo di esistere anche grazie ad esso.
E' il passato che ti racconta di sudore, di sangue, di lacrime, di fatica e di tempi ormai andati, di tempi in cui anche se non avevi nulla, una terra sabbiosa e pietre taglienti non perdevi mai la speranza e sapevi che quel nulla potesse essere trasformato in qualcosa di accogliente.
Ora è tutto lì sospeso nel tempo come la polvere sospesa nell'aria.
Puoi tenerti a distanza e non guardare ma la polvere si sa che aiutata dal vento può raggiungere qualsiasi anfratto, qualsiasi riparo.
Il passato è sempre lì sospeso in attesa che un giorno qualcuno possa liberarlo, qualcuno che insieme ad altri si ricordi che ciò che ora è passato una volta era un vivo presente intrappolato nei muri delle case.
C'è un modo per liberarsi del passato? La risposta è no.
Il passato è come polvere sull'anima, puoi spolverarla è vero, far finta che non esista ma non appena l'aria si ferma l'anima verrà comunque ricoperta un'altra volta fino a soffocarla nuovamente.
Sapete...ho pensato molto a come non rimanerne soffocato e la mia conclusione è che per fermare quella polvere l'unica cosa è imprigionarla di nuovo tra quei muri e quelle pietre,come fecero i nostri avi in passato.









mercoledì 23 giugno 2010

Generazione NO FUTURE.

Involuzione Precariato Disoccupazione No Investimenti Crisi Terremoto False Promesse Abbandono Asocialità Violenza False Speranze NO FUTURE Distruzione  Depressione Inquinamento Consumismo Globalizzazione Odio Invidia 
Desolazione Diffidenza Disperazione Malinconia Dolore Tristezza Pessimismo Discredito Pazzia


La mia.



lunedì 21 giugno 2010

San Demetrio ne' Casini



Questo è il nuovo nome e la nuova sorte che l'ex paese di "San Demetrio ne' Vestini" ha ereditato dal sisma del 6 aprile 2009 che l'ha pesantemente distrutto.

San Demetrio ne' Casini
appunto.

Casini perchè? Non certo per il "Casini" della politica che come dicono a Roma "Non ci ha cagato proprio..." ma per quello che il "destino" ma soprattutto la nostra nazione anzi lo stato italiano ha voluto che fosse il nostro destino, ci avevano detto fin dall'inizio: "Nessuno sarà lasciato solo..." e adesso che soli siamo ci rendiamo conto che quelle parole erano solo spot elettorale gratuito.

E così è stato infatti, hanno avuto sia la botte piena che la moglie ubriaca hanno vinto le elezioni provinciali grazie a noi, hanno sfruttato la nostra immagine di popolo forte e gentile per ripulirsi le coscienze anche loro e darsi una lucidatina ai vestiti sporchi di malaffare.

Chiunque ha approfittato di questo fatto, chiunque che non fosse volontario e volontariamente venuto ad aiutarci ha fatto in modo che la sua immagine fosse ripulita grazie alla nostra.

"Veniamo per aiutarvi" , "Siamo vicini al popolo abruzzese" , "Non vi dimenticheremo mai", "Tutto verrà ricostruito".

Alzi la mano chi non gli ha creduto e non si è sentito di essere fiero di far parte di quel popolo Forte e Gentile che anche nella sofferenza ha dimostrato dignità a non finire, lo stesso popolo che veniva lasciato nelle tende per mesi e mesi in attesa che venissero costruiti M.A.P. (Moduli Abitativi Provvisori) che fornissero una sistemazione degna di essere chiamata tale.

Ci chiedevano di avere fiducia ed aspettare dal governo dallo stato perchè L'Aquila e San Demetrio sono in Italia, certo una Italia fino ad allora sconosciuta ai più, perfino a Roma se ti chiedevano "di dove sei?" e tu gli rispondevi "San Demetrio ne' Vestini in provincia di L'Aquila" pensavano stesse nelle Marche oppure in Umbria.

Marche o Umbria? Eravamo già terremotati e non lo sapevamo!!!

La nostra terra invece ha una storia e pure interessante, anche se le uniche informazioni che trovo in rete sono queste:

"La sua fondazione risale al lontano Medioevo e precisamente intorno ai secoli X e XI. Sin da allora appaiono anche le sette ville, contraddistinte con gli stessi nomi che ancora oggi conservano: Cavantoni, Colle, Cardabello, Collarano, Cardamone, San Giovanni, Villa Grande e la frazione di Stiffe. Deve il suo nome forse alla dea Demetra (Cerere) o, come credono in molti, al culto sviluppatosi nel Medioevo di San Demetrio, Santo di Tessalonica martirizzato durante le persecuzioni di Massimiano nel III secolo d.c. Il Santo veniva rappresentato a cavallo come un Santo Militare che lottava a difesa della città di Tessalonica contro gli attacchi nemici. La storia di San Demetrio è strettamente collegata con quella della città di L'Aquila. Partecipa insieme agli altri paesi vicini alla sua fondazione nel 1254, ma non subisce la sua sorte al tempo delle lotte con Braccio da Montone, si distingue infatti in questa occasione la strenua resistenza del castello di Stiffe nel 1425. Solo alla fine del 1400 rivendica una sua autonomia amministrativa, economica ed ecclesiastica rispetto all'egemonia aquilana. Man mano che la popolazione aumenta, grazie anche alle risorse economiche del paese, basate sulla coltivazione di cereali, dello [[zafferano]] e sulla pastorizia transumante. Nasce così una nuova generazione imprenditoriale e armentizia: si affacciano nel palcoscenico delle sua storia le famiglie Marimpietri, Cappa, Cappelli e Visca. L'Economia del paese raggiunge un tale livello da ravvissare necessità, fin dal 1691, di tenere un mercato settimanale nella giornata del venerdì ed una fiera annuale (delle bucalette), nel mese di novembre. Questa nuova cittadina caduta già fin dal 1500 sotto la giurisdizione del Regno di Napoli, al tempo dell'occupazione francese si schiera dalla parte dei Borboni. Durante poi il periodo della Carboneria partecipa ai moti liberali del 1820-21"
Fonte: http://www.sandemetrionv.com/storia/ilpaese.htm

Nella nostra storia leggo che siamo sempre stati un popolo combattente, un popolo che non si è mai tirato indietro anche quando le opzioni erano sfavorevoli,lo stesso popolo Vestino era un popolo di combattenti che si ribellarono persino allo strapotere di Roma pur essendo in netta inferiorità numerica e creandogli non pochi problemi.
Abbiamo combattuto e vinto contro Braccio da Montone.
Il nostro santo San Demetrio è un santo militare che lottava alla difesa della propria città dagli attacchi dei nemici, un popolo di imprenditoria agricola che con le sole forze ha avuto ricchezze che altri si potevano sognare, ha partecipato ai moti carbonari e liberali contribuendo a creare lo stesso stato che oggi ci ha abbandonato.

Allora mi chiedo, dov'è finito il nostro spirito combattivo, la nostra capa tosta? La stessa che fino a prima del terremoto ci rendeva orgogliosi di appartenere a questo paese?

Se anche voi siete stufi di aspettare e volete che il nostro paese risorga e torni ad essere San Demetrio ne' Vestini invece di San Demetrio ne' Casini, aderisci mandando una mail a:



Cerchiamo di crearci un futuro organizzandoci, riprendiamoci il nostro paese!!!!

sabato 19 giugno 2010

San Demetrio ne Vestini - Situazione Campo Sportivo - Pista di Pattinaggio

San Demetrio nè Vestini, dopo il terremoto del 6 aprile 2009 è diventata terra di nessuno.
Con la scusa che c'è stato il terremoto il paese è stato lasciato nel completo abbandono alla mercè di chiunque tranne che alla mercè dei Sandemetrani.

Se provi a chiedere a chi dovrebbe mantenere quei luoghi in modo decoroso ti rispondono sempre allo stesso modo: "E che cosa volevi...dopo quello che è successo con il terremoto!!!".
A me questa risposta francamente non mi ha mai minimamente soddisfatto perchè è la risposta di chi probabilmente si è adagiato sugli allori e aspetta che passi altro tempo per poter probabilmente continuare a fare ciò che gli pare e ad ungere le persone giuste per poter fare e soprattutto farsi fare favori.

Il solito gioco all'italiana insomma, si appropriano di cose che sono della collettività e la danno in mano a terzi facendolo passare come un favore quando dovrebbe essere una cosa di tutti.
Oggi Sabato 19 giugno 2010 la situazione del Campo Sportivo e Della Pista di pattinaggio è questa ed io sinceramente ne sono STANCO.


Campo sportivo pieno di erbacce
Teatro Nobel per la pace lasciato la a se stesso all'interno del campo sportivo
Pista di pattinaggio invasa dalle erbe e distrutta dall'incuria
Generatori di energia elettrica protezione civile abbandonati all'interno della pista di pattinaggio
Pista di pattinaggio invasa dalle erbacce


Ecco ora sapete in che condizioni si trova San Demetrio nè Vestini c'è ancora molto da fare ne sono cosciente ma non vorrei che ci si adagiasse con la scusa del terremoto, la popolazione sandemetrana ha bisogno di questi spazi che non sono stati intaccati dal sisma bensì dall'incuria e dalla protezione civile che ha distrutto gli unici due spazi di svago in cui i giovani di sandemetrio potevano fare sport e socializzare, lasciandoli così una volta finita l'emergenza.

Dimenticavo che questi spazi sono tuttora chiusi alla popolazione che quindi non può ususfruirne e neanche metterli in ordine e se si prova ad entrare si viene cacciati in malomodo da sconosciuti che si sentono ora padroni di quello che prima del terremoto era di libero accesso alla popolazione sandemetrana e ora è terra di persone che si dicono sandemetrani ma sandemetrani non sono.

E' ora di riprenderci i nostri spazi è ora di riprenderci San Demetrio nè Vestini.