sabato 19 giugno 2010

San Demetrio ne Vestini - Situazione Campo Sportivo - Pista di Pattinaggio

San Demetrio nè Vestini, dopo il terremoto del 6 aprile 2009 è diventata terra di nessuno.
Con la scusa che c'è stato il terremoto il paese è stato lasciato nel completo abbandono alla mercè di chiunque tranne che alla mercè dei Sandemetrani.

Se provi a chiedere a chi dovrebbe mantenere quei luoghi in modo decoroso ti rispondono sempre allo stesso modo: "E che cosa volevi...dopo quello che è successo con il terremoto!!!".
A me questa risposta francamente non mi ha mai minimamente soddisfatto perchè è la risposta di chi probabilmente si è adagiato sugli allori e aspetta che passi altro tempo per poter probabilmente continuare a fare ciò che gli pare e ad ungere le persone giuste per poter fare e soprattutto farsi fare favori.

Il solito gioco all'italiana insomma, si appropriano di cose che sono della collettività e la danno in mano a terzi facendolo passare come un favore quando dovrebbe essere una cosa di tutti.
Oggi Sabato 19 giugno 2010 la situazione del Campo Sportivo e Della Pista di pattinaggio è questa ed io sinceramente ne sono STANCO.


Campo sportivo pieno di erbacce
Teatro Nobel per la pace lasciato la a se stesso all'interno del campo sportivo
Pista di pattinaggio invasa dalle erbe e distrutta dall'incuria
Generatori di energia elettrica protezione civile abbandonati all'interno della pista di pattinaggio
Pista di pattinaggio invasa dalle erbacce


Ecco ora sapete in che condizioni si trova San Demetrio nè Vestini c'è ancora molto da fare ne sono cosciente ma non vorrei che ci si adagiasse con la scusa del terremoto, la popolazione sandemetrana ha bisogno di questi spazi che non sono stati intaccati dal sisma bensì dall'incuria e dalla protezione civile che ha distrutto gli unici due spazi di svago in cui i giovani di sandemetrio potevano fare sport e socializzare, lasciandoli così una volta finita l'emergenza.

Dimenticavo che questi spazi sono tuttora chiusi alla popolazione che quindi non può ususfruirne e neanche metterli in ordine e se si prova ad entrare si viene cacciati in malomodo da sconosciuti che si sentono ora padroni di quello che prima del terremoto era di libero accesso alla popolazione sandemetrana e ora è terra di persone che si dicono sandemetrani ma sandemetrani non sono.

E' ora di riprenderci i nostri spazi è ora di riprenderci San Demetrio nè Vestini.

Nessun commento:

Posta un commento