venerdì 25 giugno 2010

L'odore della polvere

Ti aggiri tra quei vicoli dove il silenzio è assordante
Se ti concentri bene riesci ancora a sentire le voci della gente,
Gente che ci abitava che viveva quei vicoli tutti i giorni.
Le loro urla i loro sorrisi,le loro gioie i loro dolori.
Non so perchè ma in tutti posti in cui il sisma ha colpito pesantemente
c'è sempre lo stesso odore,odore di case antiche fatte di sabbia e pietre.
Adesso quella sabbia è tornata ad essere polvere che ti riempie le narici.
E Senti seduto su una vecchia scala di pietra ormai coperta da erbacce che quella non è solo polvere.
E' il passato che riaffiora il passato che ti ricorda che tu hai avuto modo di esistere anche grazie ad esso.
E' il passato che ti racconta di sudore, di sangue, di lacrime, di fatica e di tempi ormai andati, di tempi in cui anche se non avevi nulla, una terra sabbiosa e pietre taglienti non perdevi mai la speranza e sapevi che quel nulla potesse essere trasformato in qualcosa di accogliente.
Ora è tutto lì sospeso nel tempo come la polvere sospesa nell'aria.
Puoi tenerti a distanza e non guardare ma la polvere si sa che aiutata dal vento può raggiungere qualsiasi anfratto, qualsiasi riparo.
Il passato è sempre lì sospeso in attesa che un giorno qualcuno possa liberarlo, qualcuno che insieme ad altri si ricordi che ciò che ora è passato una volta era un vivo presente intrappolato nei muri delle case.
C'è un modo per liberarsi del passato? La risposta è no.
Il passato è come polvere sull'anima, puoi spolverarla è vero, far finta che non esista ma non appena l'aria si ferma l'anima verrà comunque ricoperta un'altra volta fino a soffocarla nuovamente.
Sapete...ho pensato molto a come non rimanerne soffocato e la mia conclusione è che per fermare quella polvere l'unica cosa è imprigionarla di nuovo tra quei muri e quelle pietre,come fecero i nostri avi in passato.









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