venerdì 24 settembre 2010

Il Conte Invano signore di Semetru

C'era una volta un piccolo contado sperduto tra le bellissime montagne della Romania nella odierna regione della transilvania il suo nome era Semetru.


In quel contado tutti vivevano felici e pensavano che il governo romeno del tempo avesse fatto un buon lavoro perchè dopo la pesante alluvione del 332 DC aveva ricostruito le abitazioni per i colpiti dalla calamità.


Certo non per tutti vi erano case... sappiamo tutti che  in così poco tempo non si poteva sperare in qualcosa di migliore e poi la maggior parte della popolazione silente era soddisfatta del lavoro fatto fin ora e vi erano solo pochi ingrati traditori che protestavano per puro diletto.


In questa regione vi era un Conte il Conte Invano signore e re indiscusso del paese di Semetru che governava ormai da anni senza l'ombra di un problema, problemi che poi arrivarono subito dopo la pesante alluvione, le ombre sul suo operato dopo la pesante alluvione erano molte, si parlava di favori in cambio di favori e di piaceri in cambio di altrettanti piaceri.


Così fu per almeno 2 anni, l'alluvione aveva soffocato e soggiogato la protesta perchè non vi era più la forza e la voglia di un tempo e intanto i poveri diventavano sempre più poveri ed i ricchi diventavano irraggiungibili.


Il Conte Invano persona schiva ma a cui piaceva molto il potere faceva di tutto per far passare sotto silenzio le sue malefatte facendo false promesse e accontentando la popolazione con qualche pagnotta di pane ogni tanto visto che di grano ne circolava tanto ed era tutto nelle sue mani.


La popolazione ingrata e traditrice stufa di tutto questo un giorno decise di organizzarsi per creare qualcosa che li rappresentasse e potesse almeno salvare quelle anime ancora pulite nel contado di Semetru.


Da quel giorno si susseguirono proposte ed idee e cercarono di informare la popolazione silente dei problemi del paese di Semetru di ciò che li circondava e di cosa si poteva fare per migliorarlo.


Ma il Conte allertato dai suoi servi di questa notizia andò su tutte le furie credendo di essere scalzato dal proprio trono da questi ingrati traditori e li fece prendere e chiamare a corte intimendondoli e e scoraggiandoli dicendo che tutto è vano se non lo fa il Conte Invano.


Il Conte Invano tuonò dall'alto del suo trono che il popolo doveva rimanere prono. 


(Le notizie successive del contado di Semetru si sono perse in una alluvione successiva che sembra non risparmiò nessuno dei silenti ma risparmiò metà foglio dove questo che leggete oggi fu scritto.)




Nessun commento:

Posta un commento