lunedì 27 settembre 2010

Liberi di essere schiavi


Lavoro tutto il giorno
la mia vita è come un porno,
ogni santo giorno mi prostituisco
mentre i miei capi evadono il fisco.
La domenica prego in chiesa
perchè ormai la coscienza pesa,
sto cercando di liberarmi
ma il mio Dio è li a fermarmi.
Sento che sto diventando matto
a forza di questo continuo patto,
Occhi chiusi in galleria
cercando di azzecare la via.

Dicono che il mondo sia una sfera
allora cammina dritto e spera
la partenza coincide con l'arrivo
e per questo che se posso schivo
fuggire ormai è solo assenza
nessuno sentirà la mia mancanza.
faccio quello che mi dice la televisione
lo faccio senza sentirmi un coglione.
ogni fottuto giorno qualcuno muore
mentre lo dico finisce un amore.
Non guardo fuori dalla finestra
ogni giorno a pasto la stessa minestra,
non vedo non sento non parlo
è la mia coscienza che mi dice di farlo.

500 euro per una stanza
è ciò che pago per la mia falsa speranza,
aspetto un altro contratto a progetto
al posto mio va avanti un altro soggetto.
So che il mio paese prima o poi affonda,
spero solo di poterne cavalcare l'onda.
Ripeto ogni volta in coro,
non sono schiavo del mio lavoro.

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